Urologia

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L’urologia è una branca specialistica medica e chirurgica che si occupa delle patologie a carico dell’apparato urinario maschile e femminile e degli organi genitali maschili esterni. Tra le principali patologie di pertinenza urologica si annoverano i tumori dell’apparato urinario e riproduttivo maschile, tra cui il tumore della prostata che è il tumore di riscontro più frequente negli uomini, i disturbi della minzione e la calcolosi urinaria che è tra le prime cause di accesso ai pronto soccorso. La storia dell’urologia ebbe sviluppo in tempi molto antichi nel Sud Italia e nella Magna Grecia, sembra che il primo urologo documentato su libri di medicina abbia eseguito il primo intervento in Sicilia.

Vengono effettuate visite specialistiche nonché trattamenti medici e chirurgici delle patologie dell’apparato urogenitale (patologia benigna e maligna della prostata, della vescica, del rene e dell’uretere, calcolosi), incontinenza urinaria – anche femminile – chirurgia protesica peniena.

Punto di forza è rappresentato dalla chirurgia mini-invasiva sia laparoscopica che endo-urologica particolarmente indicate nella terapia della calcolosi e della prostata.

Per il trattamento dell’ipertrofia prostatica si utilizza il laser Green-Light
La crescita benigna della prostata viene chiamata “ipertrofia prostatica benigna” in ambito medico, in breve, IPB; l’IPB è una delle patologie più frequenti nell’uomo e determina una progressiva ostruzione del flusso con comparsa di sintomi minzionali irritativi, come una aumento della frequenza minzionale, e sintomi ostruttivi come una progressiva riduzione del getto minzionale che nei casi più gravi avviene in con sforzo e in più tempi.Il laser Green-light diventa un bisturi a luce verde nelle mani del chirurgo.

Il ridotto o assente sanguinamento intraoperatorio, la rimozione del catetere vescicale dopo poche ore sono senza dubbio gli aspetti più interessanti della vaporizzazione prostatica con il Laser Green-light.

Le caratteristiche di questo raggio laser ne consentono l’utilizzo anche nei pazienti che assumono antiaggreganti e anticoagulanti senza la necessità di dover sospendere queste terapie per effettuare l’intervento.
L’intervento di norma richiede un ricovero solo di 24 ore e il mantenimento del catetere per meno di 12 ore, contro i 3 giorni della resezione endoscopica

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