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L’otorinolaringoiatria è quella branca della medicina che studia la fisiologia e le patologie di orecchio (ous), naso (rhis), e gola (lárynx), ovvero degli organi, tessuti e ghiandole che si trovano tra testa e collo essendo tra di loro collegati. Infatti naso, orecchie e gola sono strutture cave che servono per veicolare dall’esterno all’interno del corpo suoni, aria, cibo. Dal momento che queste aree hanno funzioni diverse e sono a loro volta soggette a malattie e alterazioni tra le più varie, l’otorinolaringoiatria, una specializzazione medica che prevede altri 5 anni di studio oltre ai 6 necessari per diventare dottori in Medicina e Chirurgia, si è sempre più ampliata e diversificata, tanto che le “sottobranche” di tale specialità sono ormai svariate.
Tra queste:
- Audiologia, che si occupa specificamente delle patologie dell’orecchio e del senso dell’udito, nonché dell’equilibrio.
- Otorinolaringoiatria pediatrica.
- Otoneurologia, che cura le implicazioni e le cause neurologiche delle disfunzioni alle orecchie e all’equilibrio.
- Rinologia, che si occupa delle patologie del naso e in particolare delle cavità (seni) nasali e paranasali.
- Foniatria, che si occupa delle corde vocali e delle malattie che colpiscono l’apparato fonatorio, e quindi che interessano la voce e il linguaggio.
Inoltre l’otorinolaringoiatra è anche chirurgo cervico-facciale, e quindi può operare eventualmente per rimuovere neoformazioni – benigne, come i polipi e le adenoidi, o meno come i tumori maligni – a carico di naso, orecchie e gola, ma anche ghiandole parotidi e corde vocali.
Prima di passare alle patologie che più comunemente portano ad una visita specialistica, “ripassiamo” l’anatomia degli organi di interesse e studio dell’otorinolaringoiatria.