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Vista l’estrema varietà delle patologie cutanee, che possono coinvolgere molte altre specialità internistiche e richiedere dunque un approccio multidisciplinare, è importante prestare molta attenzione ai principali sintomi che consigliano di rivolgersi ad uno specialista:
- il prurito e le sue caratteristiche (modalità d’insorgenza, in che momento del giorno o della notte ha maggiore intensità, sedi interessate, etc.)
- bruciore o dolore e le sedi interessate
- modificazioni della morfologia o accrescimento rapido di nei o lesioni cutanee pigmentate e non
- comparsa di neoformazioni cutanee o noduli sottocutanei anche asintomatici
Come è facile immaginare, le principali patologie dermatologiche possono avere una causa genetica, infettiva (batterica, virale o micotica), infiammatoria, immunitaria, oncologica, iatrogena, allergologica o sessualmente trasmessa.
Come si svolge la visita dermatologica
Nel corso della prima fase della visita, lo specialista in dermatologia esegue l’anamnesi del paziente occupandosi di raccogliere tutte le informazioni concernenti lo stile di vita e lo storia del paziente (vizio del fumo, consumo di alcol, alimentazione, livello di attività fisica e di sedentarietà, eventuali patologie in atto, o altri casi in famiglia di patologie dermatologiche), per poi procedere a chiedere informazioni in merito alla comparsa, alle caratteristiche e alla durata dei sintomi lamentati.
Durante la seconda parte della visita il dermatologo esamina invece le manifestazioni cutanee che hanno spinto il paziente a sottoporsi alla visita.
In caso di dubbio nella formulazione della diagnosi il dermatologo potrà richiedere al paziente di sottoporsi a esami strumentali accessori come tampone cutaneo, test per la diagnosi di allergie e biopsia cutanea.